Scarse sono le notizie biografiche sul pittore di origini comasche noto per la sua attività nel modenese. Non si hanno testimonianze della sua produzione lombarda, se si eccettua una tela attribuitagli raffigurante la Guarigione del giovane con la gamba in cancrena (Duomo di Milano). Le sue opere sono state riconosciute a Modena dove l'artista fu certamente attivo per lungo tempo e dove verosimilmente si trasferì in età giovanile.
La sua formazione dovette svolgersi tuttavia in Lombardia, come testimonia la sua speciale predisposizione alla pittura di genere e l'attenzione ai temi bassi della pittura, quali la raffigurazione di pitocchi, portaroli, ragazzi di strada, nature morte e quadri di animali. Restano misteriose le occasioni del suo incontro con i Peruzzini, artisti che furono attivi anche a Bologna e a Modena. Le sue Marine in burrasca conservate nella Galleria Estense di Modena e nel Castello del Buonconsiglio confermano un rapporto di dipendenza da Francesco Antonio Peruzzini.
Fu direttore dell'Accademia pubblica di pittura alla fine del secolo e autore di quadri di soggetto sacro per il Duomo di Modena, la chiesa di San Bartolomeo, la chiesa di San Carlo, quella di San Domenico e altre ancora.