Termanini Pietro [Artista]
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Modena, 1709-1795

La sua formazione artistica si attua presso Pietro Bezzi che nel 1759 sostituisce nell'incarico di architetto ducale. Tra i suoi interventi si ricordano la ristrutturazione del palazzo del marchese Alessandro Frosini (anni '50), le scansie della biblioteca del palazzo Ducale (1760), la costruzione del romitorio del principe ereditario Ercole III d'Este a Bellaria di Mugnano (1761), il teatro di Corte (1768) ed il torrione centrale di facciata del palazzo (1769). A partire dal 1760 il Termanini è l'artefice dei principali lavori svolti per dare alla via Emilia un assetto più razionale e decoroso. Numerosi i suoi disegni per gli edifici a destinazione pubblica, tra cui quello del fabbricato della Nuova Dogana (1764) e l'Auberge dei Forestieri (1765). Tra 1766 e il 1772 dirige i lavori di trasformazione di palazzo Greco, poi d'Aragona. Negli stessi anni progetta la cupola della chiesa di San Carlo, nel 1773 è a Sassuolo a controllare i lavori di ampliamento del teatro progettati e diretti da Lodovico Bolognini, con Lodovico Bosellini, coordina i restauri del complesso ducale (1771-1780) e dirige i lavori della palazzina Ducale di San Michele detta del Belvedere, progettata anni prima dal Bolognini. Dello stesso periodo sono pure i lavori di restauro al teatro di Carpi e al prospetto verso i giardini nuovi del palazzo Ducale di Modena.
Fra i numerosi incarichi va pure ricordato il restauro del palazzo del Principe Foresto (1773) e il Grande Albergo dei Poveri (oggi Palazzo dei Musei).
Nel 1780 è nominato "Architetto della città" e nel 1786 Accademico della nuova Scuola di Belle Arti.

Vedi anche:
Separatore Architettura Chiesa di San Carlo [Elementi architettonici]
Separatore Architettura Palazzo e Portico [Elementi architettonici]