Teatro [Elementi architettonici]
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La sala, i palchetti di proscenio e la loggia pensile sono l'unico ricordo che ci rimane dei luoghi teatrali modenesi del Sei-Settecento, distrutti nel secolo scorso. La costruzione del primo teatro del Collegio avvenne a seguito dell'acquisto da parte del rettore Bartolomeo Sassarini della casa Bellincini (1732) e di una porzione dell'osteria del Montone. Venti anni dopo venne acquistato tutto il fabbricato e il teatro si ampliò (1753) acquisendo l'aspetto che mantenne strutturalmente inalterato fino ai restauri del 1929. La vecchia sala fu usata come cavea per quella nuova che fu dotata di profondo palcoscenico, di quattro palchetti di proscenio dall'elegante profilo e di una balconata lungo tutto il perimetro in corrispondenza del secondo ordine. Si tratta di un tipico teatro da sala a doppio volume con ringhiera mezzana per assistere alle recite e palchetti presenti nella sola zona di proscenio.
Nel primo trentennio del XX secolo, quando l'ambiente è quasi esclusivamente adibito ad attività ginniche, si registrano interventi di manutenzione e di tamponamenti al tetto. Nel 1929 si costruiscono nuove capriate e si abbassa la copertura della sala, scompare l'attico sopra la balconata , vengono ridisegnati secondo linee più geometriche i palchi di proscenio e l'arcoscenico, si ridefinisce il profilo delle scalette ai lati del proscenio e si sostituisce il vecchio pavimento in cotto.