Il dipinto posto sull'altare della cappella - con la Vergine bambina accolta sulla scalinata del tempio dal sacerdote alla presenza di S. Anna e S. Gioacchino in contemplazione - armoniosa sintesi di carraccismo e di renismo purista, offre il primo saggio, tra quelli a tutt'oggi noti, del modenese Antonio Consetti, fecondissimo protagonista, insieme a Francesco Vellani, nel milieu della Modena settecentesca. Si qualifica come uno dei vertici del pittore modenese, preparato da un accurato lavoro grafico di cui resta ampia testimonianza presso la Biblioteca L. Poletti di Modena. Il quadro, conservato nella cornice originale ovale intagliata e dorata con altissimo fastigio a giorno a foglie d'acanto arricciolate, fu eseguito per l'antica cappella interna, poi trasferito nella nuova voluta dal rettore Spallanzani.