La Vergine in attitudine dolente doveva essere collocata, con il San Giovanni, ai lati di un Crocifisso. La gamma cromatica stridente e l'esasperata espressività sono proprie della cultura figurativa del 500 emiliano; a tale spirito si adegua anche il paesaggio livido e temporalesco. La scritta "Seti" emersa dopo il restauro sulla zolla erbosa ai piedi della Vergine ha indotto ad ascrivere entrambe le tele alla fase giovanile dell'enigmatico pittore modenese
Ercole Setti.