Architettura [Elementi architettonici]
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La chiesa fu eretta a partire dal 1664 su disegno di Bartolomeo Avanzini; morto l'Avanzini la progettazione fu affidata al capomastro muratore, il confratello Giovanni Pietro Piazza.
I lavori si protrassero per più di un secolo, infatti la chiesa fu consacrata nel 1766. La facciata settecentesca in cotto, tripartita e con un doppio ordine di lesene, ha profili marmorei nel portale e nei capitelli. Ripropone, in dimensioni ridotte, la chiesa di San Carlo ai Catinari di Roma, ad esclusione della cupola, anche se l'andamento della chiesa modenese è più marcatamente longitudinale e maggiore è il senso di verticalità della navata centrale. La cupola attuale è una riedificazione del 1770, progettata, dopo il crollo della precedente, da Pietro Termanini, protagonista della ristrutturazione edilizia e urbana della Modena settecentesca.
L'interno è a tre navate. Lo spazio destinato all'oratorio congregazionale è ricavato nella navata trasversale enfatizzata dal grande spazio centrale, fulcro della vita della Congregazione, chiesa nella chiesa con due altari gemelli dedicati allo Sposalizio e all'Assunzione della Vergine alla cui devozione è votata la stessa Congregazione. Tale soluzione determina l'adozione delle quattro cantorie sospese sulle navate laterali da cui si leggeva, si faceva canto e musica e che erano collegate attraverso scale a chiocciola ottenute all'interno degli spessi muri laterali. Le due navate laterali, di dimensioni inferiori a quella centrale, ospitano tre altari in marmo ciascuna.

Vedi anche:
Separatore Storia Chiesa di San Carlo [Chiesa]
Separatore Architettura Palazzo e Portico [Elementi architettonici]