Galantini Ippolito [Personaggio illustre]
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Firenze, 1565-1619

All'età di sei anni cominciò a frequentare la scuola festiva della dottrina tenuta dai Gesuiti, nel collegio di San Giovannino di Firenze. Non riuscì a farsi accettare in nessun ordine religioso a causa del suo cagionevole stato di salute. Nonostante fosse un laico, il neoarcivescovo di Firenze Ansaldi gli propose, nel 1584, un ruolo come maestro generale delle scuole della dottrina nella chiesa di Santa Lucia sul prato. Nel 1599 fu poi scelto dal cardinale De Medici per succedere all'Ansaldi stesso nel ruolo di capo e governatore di tutte le compagnie della dottrina cristiana a Firenze. L'azione di Galantini nelle scuole univa la tradizione domenicana diffusa da S. Antonino e Savonarola al metodo appreso nelle scuole della compagnia di Gesù, non senza influssi della dottrina francescana. In attesa di trovare una collocazione stabile alla sua Congregazione, perseverava nelle pratiche ascetiche, fatte di digiuni e mortificazioni corporali, preghiera, esperienze mistiche, visioni. Ricoprì dal 1607 la carica del guardiano della Congregazione di S. Francesco della dottrina cristiana, conosciuta anche come Congregazione dei bacchettoni per le fustigazioni a cui si sottoponevano durante le processioni. Predicò a Modena nel 1613 e le sue regole ispirarono il conte Paolo Boschetti nel momento in cui si mise alla guida della Congregazione di San Carlo a Modena. Ancora vivente era già circondato da fama di santità, legata alle sue capacità taumaturgiche.