La grande tela ad olio trova posto su una parete del nuovo coro insieme all'Adorazione dei pastori, dipinti ricordati da tutte le fonti come opera del comasco Giuseppe Romani, allievo del Peruzzini. La data 1700 apposta nell'oratorio è stata ritenuta un termine ante quem per la loro esecuzione; il contratto autografo in data primo marzo 1701 è uno dei pochissimi punti fermi nella ricostruzione dell'attività dell'artista, meglio apprezzabile nella successiva produzione di quadri di animali e di paesaggi. Ed è effettivamente per taluni dettagli realistici, di gusto "lombardo", che si segnalano i due quadroni, per il resto costruiti sul mediato classicismo del maestro Peruzzini e dello Stringa.