Rinvenimenti operati in anni recenti hanno riportato alla luce nell'abside le tracce di una decorazione ad affresco preesistente, e certo provvisoria, dettata dalla necessità di conferire dignità e prestigio visibile alla parte più importante della chiesa. Quanto è stato riportato alla luce mostra i resti di una complessa raffigurazione che Enrichetta Cecchi Gattolin ha creduto di poter identificare come il Trionfo della Redenzione e della Trinità, argomentandone, anche sulla base di alcuni disegni di soggetto affine, un'ascrizione a Jacopo e
Antonio Consetti coadiuvati da
Francesco Stringa. Tuttavia lo stato dei frammenti non lascia spazio per formulare attribuzioni definitive. Sembrerebbe di leggervi in ogni caso caratteri e stilemi che non escono dagli stereotipi correntemente praticati dalla tradizione seicentesca modenese. Di fattura analoga sono i frammenti visibili nel passaggio retrostante la Cappella del Crocifisso.