Peruzzini Giovanni [Artista]
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Ancona, 1629 - Milano, 1694

Pittore sostanzialmente senza patria (per averne troppe) attivo entro un raggio molto vasto in una escalation che lo porta a divenire pittore di corte di Carlo Emanuele II di Savoia a Torino, dopo aver lavorato per le Marche, Roma, Bologna e Modena: un tragitto professionale che, facendo forza su ben calcolati percorsi di committenza, determina la sua fortuna facendolo assurgere a ruoli che oltrepasseranno alla fine le sue effettive qualità.
Allievo, a detta delle fonti, del pesarese Simone Cantarini, un referente probabilmente suggerito dalle sue origini marchigiane, egli dovette orientarsi su una sostenutezza compositiva di marca bolognese per poi innestarvi a Roma, nella cerchia degli allievi di Pietro da Cortona, soluzioni in apparenza più libere e aggiornate. Sembrerebbe aver soggiornato a Modena, più o meno stabilmente, nel corso degli anni '60: tra il 1661 e il 1663 egli aveva lavorato alle pale e ai soffitti del Pantheoh Atestinum, mentre al '64 datava una corrispondenza con il Conte di Novellara Alfonso Gonzaga relativa alla comissione di un dipinto.

Vedi anche:
Separatore San Filippo Neri predica alla folla in presenza di San Carlo [Dipinti]