Il Trionfo della Fede [Decorazioni]
Antonio Traeri, detto il Cestellino
sec.XVII/2 - Modena, San Carlo (Chiesa)

I lavori compresero, oltre all'apparato dell'altare maggiore, gli stucchi sotto le tribune degli organi e le due cantorie. In un'ottica che privilegiava l'aspetto scenografico e teatrale delle "macchine" da altare, esemplate sugli apparati effimeri allestiti per particolari occasioni festive, è naturale che la commissione della parte plastica dell'altar maggiore ad Antonio Traeri detto il Cestellino anticipi di qualche tempo quella al pittore per il dipinto che vi si doveva inserire. La progettazione dell'apparato plastico doveva essere stata avviata ancora prima del 9 agosto 1697, se già il contratto tra la Congregazione di San Carlo e Antonio Traeri, di fondamentale importanza per comprendere le modalità esecutive, può far riferimento a un "modello o disegno esibito", dal quale risultava un complesso, includente l'altar maggiore e le due cantorie laterali, "capace di ventidue figure tra grandi e piccole". Ed evidentemente doveva trattarsi di un modello redatto dallo stesso Traeri, che peraltro aveva maturato una provata consuetudine con il Franceschini in occasione dei lavori al Palazzo Ducale (1696). La fastosa decorazione, una delle più spettacolari opere in stucco esistenti a Modena e in Emilia, si sviluppa in verticale con un brioso volo di angeli che sostengono un ricco padiglione dagli ampi velari che corona un Trionfo che pare quasi investire lo spettatore.

Vedi anche:
Separatore Altare Maggiore [Altari]