Stringa Francesco [Artista]
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Modena, 1635-1709

Anche se lo stesso artista si dichiarò allievo di Ludovico Lana, la notizia va meglio intesa, sulla scorta del Tiraboschi, nel senso che egli si formò "sulle opere" di quel maestro, così come sullo "studio dei celebri quadri della Galleria Estense".
Questa indicazione resta altresì valida per comprendere i successivi sviluppi del pittore, che nel 1661 succederà al bolognese Flaminio Torri nella carica di soprintendente delle raccolte estensi. L'ammirazione per i grandi maestri della cultura emiliana, dai Carracci al Guercino, dal Lanfranco al Reni, è infatti alla base delle sue migliori creazioni, senza che il rimando a quei modelli assuma mai un carattere di vuota esercitazione accademica. Nascono così, dopo la collaborazione alla decorazione dell'antica chiesa di Sant'Agostino (1663), capolavori come l'Assunzione della Vergine (1669) in San Carlo o i quadri che decorano l'abside della chiesa del Voto, fino alla Crocifissione già nella chiesa della Visitazione e ora a Baggiovara (1675).
Il naturalismo di queste opere si rivela debitore oltre che del Guercino e del Torri, di Mattia Preti, che aveva lavorato a Modena tra il 1653 e il 1655, e si cala via via entro modi di aggraziato barocchetto, non senza un ricordo del Boulanger.
Il confronto col classicismo bolognese, ineludibile per le ambizioni culturali della corte estense, detta le opere della tarda maturità, come la pala nel Museo Civico di Carpi, il Miracolo di Soriano di Finale Emilia e la decorazione di alcune sale del Palazzo Ducale di Modena (1695-96).

Vedi anche:
Separatore Pittura [Dipinti]
Separatore L'Assunzione della Vergine [Dipinti]
Separatore Tracce di decorazione in Chiesa [Dipinti]