Caula Sigismondo [Artista]
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Modena, 1637-1724

Esordisce con lo Stringa e il Dauphin nelle tele riportate a decorazione del soffitto della chiesa di Sant'Agostino a Modena, trasformata in "Pantheon Atestinum" da Laura Martinozzi. Lavora poi con altri artisti in Palazzo Bentivoglio a Gualtieri, pervenuto agli Estensi nel 1634.
La sua spiritosa cifra di decoratore, maturata sugli esempi del Boulanger, è destinata a intensificarsi grazie ad un proficuo soggiorno a Venezia che lo mette a contatto, oltre che con la grande pittura cinquecentesca locale, con gli esiti ivi perseguiti da pittori come Maffei, Zanchi e Fumiani, che lo spingono a un inquieto barocchetto.
I risultati di tale acculturazione si leggono nella grande tela con San Carlo fra gli appestati nella controfacciata dell'omonima chiesa modenese (1675) e nella decorazione della cupola del santuario di Fiorano (1681-82).
Numerosi dipinti da altare, preceduti da veloci disegni e indiavolati bozzetti costellano la sua lunga attività, che si affianca a quella dello Stringa nel dar voce alla cultura estense fra '600 e '700.

Vedi anche:
Separatore Pittura [Dipinti]
Separatore San Carlo tra gli appestati [Dipinti]
Separatore San Carlo tra gli appestati [Bozzetti e incisioni]